Non è un ingrediente nuovo, ma in ambito cosmetico sta vivendo un momento di forte attenzione. La spirulina – già conosciuta per il suo utilizzo in campo alimentare – viene oggi sempre più spesso inserita nelle formulazioni dedicate alla pelle. Maschere, booster, sieri: il suo nome compare con frequenza crescente tra gli attivi naturali scelti da chi punta su prodotti più semplici, ma non per questo meno efficaci.
E quando la coltivazione avviene in contesti come l’isola di Ischia, a contatto con acque termali naturalmente ricche di sali minerali, le sue proprietà si amplificano. La differenza non è solo nella composizione, ma nel contesto: ambiente vulcanico, condizioni di crescita controllate, filiera corta. Elementi che oggi fanno la differenza, anche nel mondo della bellezza.
Quando l'alga incontra la pelle (e il territorio conta)
Non è necessario guardare all’altro capo del mondo per trovare ingredienti validi: a volte è proprio il contesto locale a fare la differenza. La spirulina coltivata a Ischia, ad esempio, ha attirato l’attenzione non solo per le sue proprietà note, ma per le condizioni in cui cresce.
Stiamo parlando di una microalga semplice ma straordinaria, che trova nelle acque termali dell’isola un ambiente ricco, stabile e naturalmente mineralizzato. Ed è proprio questo mix, fatto di natura e territorio, a renderla interessante anche in campo cosmetico.
Una materia prima pulita, ricca, concreta
La spirulina non ha bisogno di troppi preamboli: è pura sostanza. Racchiude proteine vegetali, oligoelementi come zinco e rame, vitamine del gruppo B e una buona quantità di ferro biodisponibile. Tutti elementi utili non solo per l’organismo, ma anche per la pelle, soprattutto quando si cercano formule semplici, dirette, prive di chimica superflua.
Il suo potenziale, però, cresce ancora quando viene coltivata in vasche alimentate da acque termali naturali, come avviene a Ischia. Lì, a contatto con rocce di origine vulcanica, l’alga si arricchisce spontaneamente di minerali che rafforzano la sua azione lenitiva, antiossidante, rivitalizzante.
Idratazione e tono: due effetti visibili
La pelle che tende a disidratarsi o a perdere elasticità può beneficiare in modo concreto dell’uso regolare di prodotti contenenti spirulina. Le proteine e i polisaccaridi presenti in questa microalga aiutano a trattenere l’acqua nei tessuti, mantenendo la pelle più distesa, elastica e luminosa.
Ma non è solo questione di idratazione. Diversi test dermatologici hanno evidenziato anche un miglioramento nella compattezza del derma dopo l’applicazione di sieri o maschere a base di spirulina, specialmente se abbinate ad altri attivi naturali.
Una barriera leggera contro le aggressioni esterne
Smog, vento, aria secca. La pelle è costantemente esposta a fattori che ne mettono a rischio l’equilibrio. L’uso di spirulina in cosmesi si è rivelato utile anche sotto questo aspetto. Grazie alla presenza di antiossidanti come la ficocianina, questa alga aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi.
In più, l’effetto filmogeno leggero crea una sorta di pellicola naturale, non occlusiva, che rinforza la barriera cutanea e protegge la pelle da irritazioni e micro-aggressioni quotidiane. Senza appesantire, senza ungere.
Ideale per pelli spente o impure
Non è raro trovare la spirulina in maschere purificanti. In queste formule, spesso viene abbinata ad argille o estratti vegetali con funzione astringente. Il vantaggio è duplice: pulizia profonda, ma con un effetto più delicato rispetto ai trattamenti aggressivi.
Chi ha la pelle mista o tende a formare impurità, può trarre vantaggio da questo tipo di cosmetici, soprattutto se usati con costanza. La spirulina agisce in modo graduale, migliorando l’aspetto generale senza innescare reazioni da stress.
Dove la si trova e come si usa
Oggi la spirulina viene inserita in diverse tipologie di prodotti cosmetici. Le più comuni includono:
● Maschere viso in crema o in tessuto, pensate per rivitalizzare e detossinare.
● Sieri concentrati, spesso uniti ad acido ialuronico o estratti termali.
● Booster per pelli spente, da applicare prima della crema abituale.
● Contorno occhi, quando serve contrastare segni di stanchezza.
Alcuni marchi scelgono di utilizzare spirulina ischitana pura, dichiarando in etichetta l’origine controllata dell’ingrediente. In questi casi, si tratta spesso di produzioni artigianali o a filiera corta, con lavorazioni poco invasive.
Un ingrediente che rispetta l’ambiente
La coltivazione della spirulina ha un impatto molto più contenuto rispetto a molti altri attivi cosmetici. Non richiede deforestazione, non sottrae terreno fertile all’agricoltura e può essere prodotta in cicli controllati, con sprechi minimi.
Inoltre, quando la coltivazione avviene in aree termali come Ischia, si crea un circolo virtuoso locale: il prodotto non viaggia per migliaia di chilometri, e il legame con il territorio diventa parte dell’identità del cosmetico.
Più di un ingrediente: un approccio
Non si tratta solo di inserire “l’alga del momento” in un INCI per seguire una tendenza. L’uso della spirulina ischitana rispecchia una scelta precisa: quella di puntare su ingredienti efficaci, coltivati con attenzione e legati a un’identità territoriale forte.
Quando una formula cosmetica contiene spirulina coltivata in acque vulcaniche, racconta qualcosa di più. Racconta un legame con la terra, con il ritmo lento della natura, con un modo di fare cosmesi che unisce tradizione e ricerca.
La spirulina di Ischia è un ingrediente che unisce scienza, efficacia e origine naturale. Non si presenta come soluzione universale, ma come alleato concreto per chi cerca prodotti skincare equilibrati, capaci di nutrire, proteggere e sostenere la pelle con rispetto.
In un settore dove le parole “naturale” e “green” vengono spesso abusate, scegliere un ingrediente come questo significa tornare alla sostanza, con un approccio più consapevole e più vicino ai reali bisogni della pelle.