L’isola d’Ischia è un intreccio di storie, popoli, piante e profumi che si tramandano da secoli. Per raccontarla, abbiamo creato una linea di creme profumate ispirate a Ischia, dove ogni fragranza evoca un frammento della sua anima.
Un progetto nato non solo per coccolare la pelle, ma per celebrare le atmosfere, i giardini e le influenze culturali che fanno dell’isola un luogo irripetibile.
Ischia e i profumi dei giardini segreti
I giardini di Ischia non sono semplici parchi, ma eredità culturali custodite tra mare e montagna. Come non ricordare il Giardino La Mortella, nato dall’amore tra la botanica Lady Walton e il compositore inglese William Walton? Questo luogo spettacolare ospita oltre 3.000 specie rare provenienti da tutto il mondo: un’esperienza sensoriale suggestiva e indimenticabile! E ancora, i Giardini Ravino, con la loro collezione di cactus e succulente, un inno alla biodiversità, oppure i giardini del Castello Aragonese, che conservano ancora tracce di colture medievali.
Questi luoghi sospesi tra natura e storia ci hanno ispirato nella creazione di Fiorita, una crema profumata che rievoca le passeggiate al tramonto tra bouganville, gelsomini e foglie bagnate di rugiada.
Agrumi: i profumi del sole d’Ischia
L’arancia amara, il limone, il cedro: sono solo alcuni dei frutti che crescono rigogliosi nei giardini privati e nei terrazzamenti di Ischia fin dall’antichità. Le prime testimonianze della coltivazione di agrumi sull’isola risalgono all’epoca borbonica, ma già i monaci medievali ne studiavano le proprietà benefiche. Oggi, questi profumi si diffondono ovunque: nelle cucine, nei liquori, nei negozi di souvenir.
Con Zeste, abbiamo distillato la freschezza pungente degli agrumi ischitani, intrecciando le note di scorza con tocchi di foglia e suggestioni marine.
L’anima mediorientale dei profumi di Ischia
Non tutti sanno che Ischia, per la sua posizione strategica, fu esposta nei secoli a dominazioni e incursioni provenienti dal mondo arabo. Tra l’VIII e il IX secolo, l’influenza musulmana si fece sentire nei commerci, nell’uso di spezie, nei sistemi di coltivazione e nell’introduzione di alcune piante: la rosa damascena e il gelsomino, oggi protagoniste della vegetazione ischitana, provengono proprio da questo passato!
Moro nasce da questa stratificazione storica: è una crema profumata intensa e misteriosa, dove note ambrate e speziate si mescolano a sentori misteriosi e orientale.
L’antica Roma e il culto della natura
Già Plinio il Vecchio descriveva Ischia, allora chiamata Aenaria, come un luogo straordinario per la sua natura vulcanica, le acque termali e la vegetazione lussureggiante. I Romani non solo vi costruirono terme e ville, ma coltivarono l’isola come un giardino sacro, credendo che alcune piante autoctone avessero poteri curativi.
Vittoria prende il nome dalle antiche divinità romane e celebra questo rapporto tra natura e rigenerazione. La sua profumazione balsamica, erbacea e leggermente selvatica, richiama le erbe spontanee dell’isola e le piantagioni di ulivo.