Da secoli, l’acqua termale di Ischia è sinonimo di benessere. Dai bagni sacri dei Greci alle thermae dei Romani, fino alle scoperte scientifiche del Rinascimento, ogni epoca ha riscoperto la forza di queste sorgenti naturali. Oggi la scienza ne conferma i benefici e li racchiude in formule innovative capaci di portare il potere rigenerante dell’isola in ogni gesto quotidiano.
Le terme di ieri: dai Greci al Rinascimento
Le acque termali di Ischia sono una ricchezza antica, conosciuta e amata fin dai tempi dei Greci. Furono infatti i coloni euboici, arrivati sull’isola nell’VIII secolo a.C., i primi a scoprire le sorgenti calde che ancora oggi sgorgano tra mare e montagna. Per loro, quei vapori che salivano dalla terra avevano qualcosa di sacro: li usavano per curare le ferite, ritrovare energia e placare lo spirito. Non a caso, in molti luoghi termali nascevano templi dedicati ad Apollo, dio della guarigione.
I Romani raccolsero l’eredità greca e la trasformarono in una vera arte del benessere. Le thermae divennero luoghi di cura, ma anche di socialità e relax, e Ischia fu parte di questo mondo. Le tavolette votive ritrovate alla sorgente di Nitrodi raccontano la devozione verso le Ninfe custodi delle acque e la consapevolezza dei loro poteri curativi.
Con la caduta di Roma, però, le terme conobbero un lungo silenzio: nel Medioevo se ne perse quasi del tutto l’uso. Bisognerà attendere il Rinascimento per assistere a una rinascita del termalismo, grazie al medico Giulio Iasolino. Affascinato dall’isola e dal suo vulcanismo, Iasolino studiò a fondo le sorgenti, analizzò le acque e ne descrisse i benefici in un celebre trattato del Cinquecento. Fu lui a dare alle terme di Ischia una nuova vita, liberandole dall’aura magica e ponendole su basi scientifiche.
L’acqua termale oggi: la scienza del benessere
Dopo secoli di storia, il legame tra Ischia e le sue sorgenti non si è mai interrotto: è semplicemente diventato più consapevole. Oggi non parliamo più di magia, ma di scienza. Le acque che un tempo venivano considerate miracolose sono ora studiate per le loro proprietà chimiche e terapeutiche. E tra tutte, spiccano le acque ipertermali, il cuore pulsante dell’isola.
Ma cosa le distingue dalle comuni acque termali? La temperatura, innanzitutto: si definiscono termali le acque che sgorgano oltre i 20°C, mentre diventano ipertermali quando superano i 40°C. Questa maggiore intensità termica ne potenzia la ricchezza minerale e gli effetti benefici su corpo e pelle.
Le acque ipertermali di Ischia sono un vero concentrato naturale di benessere: remineralizzano, proteggono e calmano la cute.
Contengono alte concentrazioni di magnesio, calcio e ferro, che restituiscono vitalità e luminosità alla pelle, nonché di sali come il cloruro di sodio, che rinforzano la barriera cutanea e ne preservano l’equilibrio. Queste acque sono ideali anche per le pelli sensibili, grazie all’effetto lenitivo di bromo e iodio.
È da questa combinazione perfetta tra natura e scienza che nasce Ixya: una linea di skincare termale ischitana che porta nella routine quotidiana i benefici di secoli di cultura termale, trasformandoli in formule moderne, efficaci e profondamente rigeneranti.